martedì 29 novembre 2011

TERRA DE VETRO E ARIA DI MARE



---------------------------------------------------------------------------------

BIOT

BIOT è un affascinante paesino collinare che dalla sua ricostruzione nel XV secolo fu un importante centro di produzione della terracotta, specialmente di grandi giare per la conservazione dell'olio e del vino. Dopo l'introduzione dei recipienti in metallo, le manifatture di Biot conobbero un progressivo declino, ma l'attività fu presto soppiantata dalla produzione di vetri artistici e artigianali, con artisti vetrai confluiti da ogni dove ad aprire i loro coloratissimi atelier (oggi una quindicina di varie dimensioni) a Biot.Dietro ad ANtibes e piu fresco nella parte caldissima de estate, tranquillo e incantevole, le Crepes de Ma

























































dam nel Vecchio Hotel delle Ville famose nella Cote.

BREVE STORIA DI BIOT

Biot è un paese dal passato prestigioso che ha conservato gelosamente le tracce di una storia tormentata. Il suo territorio, antico insediamento celto-ligure, fu conquistato dai romani più di 2000 anni fa e occupato per circa cinque secoli. Nel Medioevo per un secolo, dal 1209 al 1312, Biot fu sede di una Commenda dei Templari, cui succedettero i Cavalieri di Malta. Nel 1387 il paese fu distrutto dalla guerra e la popolazione, decimata dalla peste, lo abbandonò. Biot fu ricostruito nel 1470 da una cinquantina di famiglie liguri provenienti dalla zona di Oneglia (in provincia di Imperia).

COSA VEDERE A BIOT

- il Museo di Storia e della Ceramica (Musée d'histoire e de Céramique Biotoise)
- l'Ecomuseo del Vetro (Ecomusée du Verre) e i laboratori di vetro soffiato (un apposito opuscolo intitolato 'Chemin des Verriers' è in distribuzione gratuita all'ufficio turistico), il più grande dei quali è la Verrerie de Biot ai piedi del villaggio (circa 1 km)
- la chiesa di Santa Maria Maddalena (Eglise St Marie-Madeleine) nella quale è esposto in modo permanente un curioso presepe provenzale
- gli innumerevoli scorci delle viuzze del centro storico e la pittoresca Place des Arcades
- il Museo nazionale Fernand Léger (circa 2 Km a sud di Biot, più o meno a metà strada tra la stazione ferroviaria e il villaggio), del quale Braque, Picasso e Chagall posarono la prima pietra con l'attiguo Musée Bonsaï Arboretum (che vanta la foresta di bonsai più estesa d'E

il “Circuit des Crèches” di Lucéram è un’ottima opportunità di vivere l’atmosfera natalizia svincolandosi da mete cosiddette classiche ma - diciamocelo a quattr’occhi - parecchio scontate e inflazionate quali i mercatini di Trentino Alto Adige, Austria e Germania. Insomma, dei Christkindlmarkt, in tutti i quali da aaaaaaanni si trovano le stesse bancarelle con le stesse palle di Natale, gli stessi angioletti di ceramica, le stesse luminarie, le stesse candele e dove si mangiano gli stessi wurstel e si beve lo stesso gluewein e si mastica lo stesso freddo ascoltando le stesse musichette… non se ne può proprio più!
Andiamo in Francia allora, e chissà che non si riesca a sfuggire a quella banalità. Diciamo innanzitutto che il termine crèche sta per presepio, e ancora prima diciamo che Lucéram (per gli ignari del bistrattato francese, si pronuncia “Luseràm”, con la e acuta come in “perché” e l’accento sulla a finale, mentre “crèches” si pronuncia “cresc” con la e aperta e sc come sci - chiusa la doverosa parentesi pedantesca) è un piccolo villaggio situato nell’entroterra di Nizza. Nel periodo fra il primo sabato di dicembre e la seconda domenica di gennaio l’abitato si trasforma in un immenso presepio, con gli abitanti che riempiono ogni spazio di strade, vicoli, piazze, cortili con rappresentazioni nella Natività nelle dimensioni e nei materiali più disparati. L’opuscolo illustrativo dell’evento parla di oltre 400 crèches allestite nel villaggio e nei dintorni fino a Peïra Cava, a Camp d’Argent e ai 1607 metri del Col de Turini (ben noto agli appassionati per le imprese ciclistiche di cui è stato teatro nella storia del Tour de France).

ORARI ED EVENTI
In Lucéram i presepi sono visibili dalle 10,30 alle 12 e dalle 13,30 alle 17 nei giorni feriali, continuativamente il sabato e la domenica.
Gli eventi significativi sono:
* la prima domenica di dicembre nel pomeriggio l’arrivo di Saint Nicolas;
* la seconda e la terza domenica, mercato di Natale con degustazioni, passeggiate sui pony, corteo degli animali;
* il 24 dicembre la Pastorale des Bergers, ovvero la Messa di mezzanotte;
* la prima domenica di gennaio l’arrivo dei Re Magi.







 SPECIALITA' ENOGASTRONOMICHE
della Provenza e Costa Azzurra
Aïoli - Maionese densa preparata con molto aglio e ricca di olio d'oliva. Viene tradizionalmente servita con verdure crude (crudités) come antipasto. L'Aïoli garni prevede merluzzo fresco, patate e uova sode intinte nella salsa.

Bellet - Nizza è l'unica città francese ad avere un vitigno insignito della Denominazione di Origine Controllata nel suo comune, denominazione ottenuta nel 1941. Sui pendii di Bellet, uno dei più antichi vigneti francesi produce vini bianchi, rossi e rosati del tutto degni di nota la cui reputazione ha già da molto tempo oltrepassato i confini. I 15 viticoltori producono un vino di qualità in quantità limitate. Ciononostante il vino di Bellet ottiene ogni anno premi al Salone dell’Agricoltura che si tiene a Parigi.

Berlingots - Piccole caramelle alla menta tipiche di Carpentras.

Bouillabaisse - zuppa di pesce tipica di Marsiglia.

Cailletier - varietà di olivo tipica di Nizza produce tre tipi di prodotti: l'oliva, l'olio e il paté di olive, tutti riuniti nella Denominazione di Origine Controllata (DOC) nel 2001 con il nome di "Oliva di Nizza". Questa Denominazione d'Origine Controllata ha contribuito allo sviluppo di 2.000 coltivazioni di olivo delle Alpi Marittime gestendo così un verziere di 400.000 olivi su 3.000 ettari.

Calissons - Deliziosi biscotti di mandorle a forma di losanga tipici di Aix-en-Provence, realizzati per la prima volta nel 1473 e ancora fatti a mano in una dozzina di 'Confiserie' cittadine.

Comtat - Liquore a base di 60 piante che crescono sui contrafforti del monte Ventoux.

Estocaficada - Lo stoccafisso, eglefino affumicato in Norvegia, in terra nizzarda diviene "estocafic" e il piatto di cui è la base l'estocaficada, un ragù di patate e pomodori.

Farigoulette - Timo dall'aroma particolare.

Fougasse - Specialità provenzale. Focaccia con olive, salsiccia, formggio e altre squisitezze.

Fougassette - Deliziosa focaccia tipica di Grasse, profumata al fiore d'arancio.

GuArdiandeToreau:CArtne di toro in salsa di vino con erbe e sale delel carmargue, molto saporita si mangia con verdure in ratatouille o con risso delle Camargue di grano tipo Basmati con vino rosso tipo Saint Ciprien o rose

Ganses - Frittelle sottili e dolci preparate soprattutto nel periodo di Carnevale. Lievitati per effetto del lievito di panetteria i bugnes assomigliano ai ganses ma sono più grossi.

Herbes de Provence - è una miscela di erba secca tipica della regione della Provenza del centro-sud della Francia. Può includere rosmarino, timo, santoreggia, origano, basilico, salvia, maggiorana, finocchio, menta e fiori di lavanda. Schiacciare le erbe secche nel palmo della mano in modo di rilasciare il loro sapore.

Insalata nizzarda - Famosa nel mondo intero, talvolta in abbinamenti peculiari, è un miscuglio di verdure crude, innaffiate di olio di oliva, abbellite con uovo sodo e filetti di acciughe.

Lou Fassum - Cavolo farcito, piatto tipico di Grasse.

Mesclun - Un misto di diverse qualità di insalata verde coltivate a Nizza, tra cui spicca la rucola piccante.

Origan du Comtat - Liquore tipico provenzale ottenuto dalla distillazione di 60 piante colte sulle pendici del Mont Ventoux, il 'gigante di Provenza'.

Pan bagnat - Letteralmente "pane bagnato", è un'insalata nizzarda tra due fette di pane strofinate d’aglio e imbevute di olio di oliva.

Papalines d'Avignon - Specialità di Avignone a base di cioccolato, zucchero e Origan du Comtat, un liquore ottenuto da un distillato di erbe.

Pastis - Bevanda molto alcolica alcolica (dal 1991 è richiesta una gradazione alcolica del 45% perché possa avere la denominazione "pastis de Marseille") color ambra, distillata con anice e altre spezie, che con l'aggiunta di acqua acquista una velatura opaca. Bisogna fare l'abitudine al gusto decisamente particolare, ma in Provenza è molto popolare come aperitivo, solitamente accompagnato da olive verdi o nere e da crostini alla tapènade [vedi].

Pissaladière - Torta salata alle cipolle con olive e acciughe ("pissala" in idioma nizzardo, da cui deriva il suo nome). Si gusta preferibilmente fredda o appena tiepida.

Poutine - Novellame di pesci pescati soltanto nella Baia degli Angeli nei mesi di febbraio e di marzo si cucina in frittata o come frittelle.

Provence rose – EL cavolo rosso muy crocante.

Ratatouille - Mescolanza di peperoni, zucchine, melanzane, pomodori e cipolle, rinvenuti dolcemente in olio di oliva.

Socca - Saporita focaccia a base di farina di ceci cotta nel forno a legna su una piastra di rame, si vende a tranci e si assapora caldissima e molto pepata.

Soupe ou pistou - Letteralmente, "minestra al pesto". E' un minestrone di verdure con pasta frantumata a base olio d'oliva, basilico e aglio.

Tapènade - Una pasta creato da M. Meyniere a Marsiglia verso la fine del 19 ° secolo. Il nome deriva da tapéno, que Provençcal è la parola di capperi. Tapnade è fatta da spappolamento delle olive e la loro miscelazione con capperi e acciughe (meglio freschi, in particolare quelli da spalmare sul pane tostato caldo e servito con croccante, vino fresco, ed è delizioso.En la Camargue puede ser bien picante

Tarte à la courge - Questa torta alla zucca è uno dei tipici dessert natalizi provenzali.

Torta di erbette - Tra due strati di pasta un ripieno dolce composto da erbette, pinoli e uva sultanina. Aromatizzato al pastis costituisce il più sorprendente dei dessert nizzardi.