mercoledì 2 maggio 2012

Girogiro in pullman


Questa volta mio marito si era stancato di fare il pieno della macchina con la benzina alle stelle cosi, ha deciso vado a prendermi un giro in gruppo offerto da Lets Bonus ...e Voilà!!! partiamo con una proposta della Canella Tour torinese che ci offriva Camargue e Avignone, noi quelli sempre presente per seconda vita nella Costa del Var e la Provenza , mai andati verso Marseille, eccoci che borsa ridotta e mal di schiena mio al mille saliamo sabato mattina da Molino Dorino in un pullman verso la Francia. Prime impressioni …io muta, ma poi,e sempre bello perdere il tempo a guardare dall finestrino ad altezza secondo piano, la strada che non si vede cosi bene in guida normale di una monovolume o una berlina. Il gruppo variopinto diffidenteal primo istante come di solito, ma sembra al primo colpo d'occhio , normale, lasciando dietro le paure che mi erano preannunciate..e si vi trovate un sacco di rompiscatole, o un gruppo di nonni di quelli che se disperdono o sono molto lenti e non riuscite a fare programma.
Il tour breve intenso con un tempo variabile ma decisamente piacevole, per tanti primo incontro con il MISTRAL per cui un leggero freddo che l'incontro con il sole delle Camargue a Saintes Marie de la Mer spazzo via, un poema di Petrarca discusso fino al momento in cui ci fermiamo davanti a le chiare acque e costeggiando il sorge ci schierammo per questo percorso bocciando decisamente il giro in cerchio del battello ad Aigües Morte che nulla fecce guardare di strano o diverso salvo le carovane dei VERI GITANNES FRANCESI, ORGOGLIOSI E INDIPENDENTI amanti di curare cavalli e che non hanno molto in comune con suoi parenti di tempo girovaganti per la Italia, questi vivono in carovane o roulotte e lavorano più che chiedono monete.
En Remy molto allegra passeggiata decisamente Avignone tiene el fascino ma non la incantevole magia dei colori e profumi che si trovano un peccato che Baux no sia tenuto in considerazione con la sua roccia spezzata da Richelieu contro gli ugonotti, e le rovine di Galum potevano stare li tranquille, che dopo l'anfiteatro e la arena di Arles non dicono nulla. Ringraziando la guida Michele che con molto stile sopporto una scenata sgradevole orchestrata da tre signore che ritardate volevano essere aspettate più di una ora per dopo vedere che con tacchi alti di ultima moda c'era chi non poteva ne salire, ne scalare e camminava a grossa fatica. Complimenti a Canella Tour che spolvera l'onore dei TUR di gruppi, un tantino sbiadito in questi ultimi tempi...alla prossima interessante proposta.
L'unico che manco fu Ille , ma quello e un giro da fare in luglio e agosto